ASANA
SI PRATICA IN ASCOLTO DELLE SENSAZIONI.
“Una seduta di yoga è un muto dialogo con il proprio corpo.”
-A. Van Lysebeth
Mentre esegui un’asana, indirizzando l’attenzione alle sensazioni puoi: riconoscere le zone di tensione, individuare i muscoli che non sono coinvolti nel mantenimento dell’asana e che quindi puoi rilassare, distinguere il giusto sforzo da quello nocivo e in definitiva sviluppare consapevolezza corporea.
Quando individui delle tensioni: inspirando porta l’attenzione su quella zona del corpo e ad ogni espirazione prova a rilassarla immaginando che i muscoli si sciolgano e si distendano.
Per questo, durante la pratica cerca lo stato di tranquillità mentale. Il modo più semplice ed efficace consiste nell’osservare e controllare del respiro.
Mentre esegui un’asana, mantenendo l’attenzione sul respiro puoi: controllare che non si fermi e che non diventi affannato, utilizzarlo per modellare il corpo durante l’asana, regolarlo durante le transizioni da una postura all’altra.
In inspirazione, estendi la colonna vertebrale e apriti; in espirazione, intensifica l’uddiyana bandha e rilassa i muscoli che non occorre siano attivi.
Fermati a riposare quando:
• provi disagio in una parte del corpo;
• il respiro è irregolare o affannato, o vai in apnea;
• il cuore batte velocemente;
• ne senti il bisogno.
Inoltre:
• pratica a stomaco vuoto ed evacua intestini e vescica prima della pratica;
• respira sempre col naso (anche in espirazione!);
• evita le posizioni capovolte durante il flusso mestruale;
• esegui le asana in un luogo pulito, ben areato e senza correnti d’aria;
• evita di eseguire le asana sotto il sole e isolati dal terreno.
DOPO LE ASANA, ESEGUI IL RILASSAMENTO!
Grazie al riposo, assimili gli effetti della pratica; inoltre acquisisci consapevolezza delle parti del corpo che hanno lavorato e sono state stimolate. Per non perdere molti dei benefici della pratica, dopo le asana aspetta almeno mezzo prima di toccare l’acqua e prima di mangiare.
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